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Assieme a Oskar Kokoschka, Schiele diventò uno dei massimi esponenti del primo espressionismo viennese. Klimt lo aiutò, procurandogli incarichi e lanciandolo alla ribalta. Schiele, che era affascinato dall’arte di Klimt, diventò subito il suo pupillo. Malgrado i 28 anni che li separavano, i due capirono di condividere lo stesso spirito artistico e soprattutto la stessa passione per il corpo femminile, e strinsero amicizia. Il più puro dei quali, egli incontrò nel 1907 al Cafè Museum di Vienna: un ragazzo appena diciassettenne, appassionato di pittura e aspirante pittore, di nome Egon Schiele. Nell’arco della sua intensa carriera, Klimt fu indubbiamente un indomito attore della scena culturale: protagonista della Secessione Viennese, estensore dei suoi manifesti programmatici, promotore della rivista «Ver Sacrum», animatore della Wiener Werkstätte, ma – più di ogni altra cosa – egli fu uno scopritore di talenti.